MATRIMONIO

 

Nei paesi walser soprattutto in quelli più poveri di montagna , vi era l’uso di protrarre a lungo i fidanzamenti , anche all’ insaputa delle famiglie , e di sposarsi molto tardi, all’età di quarant’anni circa, per poter raggranellare, nel frattempo, il denaro necessario ad accasarsi e procurarsi uno stato indipendente. A questo scopo i giovani cominciavano presto ad espatriare e potevano frequentare le fidanzate solo al ritorno a casa durante la tregua invernale. Un matrimonio, più di ogni altro evento gioioso, era la festa per eccellenza, che interrompeva la vita un po’ monotona di queste piccole comunità di montagna e coinvolgeva in festeggiamenti intensi e prolungati tutti i componenti, grandi e piccini.

Tuttavia , a scoraggiare i giovani intervenivano i lunghi viaggi per ottenere i documenti necessari o per sottoporsi agli esami per le fedi di stato libero o di ricognizione per le dispense matrimoniali (poiché era regola quasi generale che i Walser si sposassero nell’ambito ristretto del paese, nei registri parrocchiali figurano moltissime domande di dispensa per consanguineità o affinità). Tali difficoltà spingevano talvolta i giovani di migliore famiglia ad abbandonare i loro genitori per sposarsi con donne straniere, in Francia o in Germania.

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