NASCITE E BATTESIMI

 

La vera protagonista e regista del giorno del battesimo era la levatrice (Hehbänna) , che conosceva alla perfezione il cerimoniale di circostanza e che, come esso imponeva, si recava a prendere padrino (Getti) e madrina (Gotta). Questi ultimi, dopo aver prelevato il neonato e dopo averlo nascosto sotto le falde del lungo mantello del padrino, il quale guidava il corteo in chiesa per la cerimonia battesimale, terminata la funzione mettevano mano al portafoglio, largheggiando in donativi verso i vari componenti della comunità che avevano reso possibile e piacevole questo lieto evento (prima fra tutti la mamma del neonato). Altre usanze prevedevano l’uso della tradizionale culla di legno intarsiato, in cui veniva adagiato e legato il bimbo e su cui erano disposti un velo bianco, il fazzoletto da sposa della mamma e, talvolta, un coltello per allontanare i folletti maligni.

 

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