ARCHITETTURA WALSER

 

TERRITORIO

Le testimonianze più significative dell’architettura walser sono ancor oggi visibili ad Alagna e sono caratterizzanti l’intero territorio e paesaggio alagnese. Purtroppo non ci sono giunti esempi risalenti alla fase iniziale dell’insediamento dei Walser ma quelli esistenti ci permettono di conoscere sia la tipologia della casa che dell’insediamento dalla fine Cinquecento-inizio Seicento a tutto l’Ottocento.

 

pedem-au.jpg (26860 byte)

 

goretoUU.jpg (25278 byte)

 

arcterrp.jpg (38912 byte)

Si trattava di piccoli nuclei, frazioni diremmo oggi, costituite da circa dieci case sviluppate presso strutture ad uso collettivo quali la fontana, il forno, la cappella. I prati più o meno estesi separavano un nucleo dall’altro. Ad Alagna, attualmente, questa particolare configurazione del territorio e dell’insediamento è più difficilmente leggibile nel centro per le costruzoni realizzate negli anni '60 e '70 e solo con un certo sforzo si possono riconoscere come differenziate le frazioni di Resiga, Riale, Pedelegno e Chiesa. Si consiglia invece, a chi è interessato alla cultura e alla vita dei Walser, una visita alle frazioni di Dosso, Piane, Rusa, Goreto, Vittine, oppure di Pedemonte, Ronco. Queste frazioni offrono la possibilità di farsi un’idea più precisa non solo dell’ architettura, ma del tipo di insediamento, esse presentano tutto il fascino di un paesaggio inconsueto e, ad un tempo, permettono di immaginare anche le difficoltà della vita quotidiana in rapporto al clima e al territorio.

Le case sono generalmente orientate con la fronte principale verso sud, quando invece il villaggio è posto su un pendio, le fronti sono comunque rivolte verso valle. Le abitazioni sono costruite molto vicine tanto che le falde dei tetti quasi si toccano o si sovrappongono: non ci sono quindi nel villaggio delle vie, ma degli stretti passaggi che conducono agli spazi della vita collettiva, quelli della fontana, della cappella o del forno. Queste caratteristiche, se offrono una particolare connotazione estetica al villaggio, rispondono alla necessità di non sprecare lo spazio, di fruire al massimo del sole, di garantire i percorsi liberi dalla neve d’inverno.

 

piazzamU.jpg (39309 byte)

 

LA CASA

La casa è sicuramente l’espressione più significativa dell’architettura Walser anche perché l’abitazione con le sue caratteristiche è la risposta delle genti Walser a precise condizioni economico-produttive, sociali e climatiche. Proprio per questo non esiste una tipologia di casa walser, un modello standard ed infatti notevoli sono le diversità tra le architetture dell’Alto Vallese, di Macugnaga, della Valsesia. La casa di Alagna si distingue da quella degli altri insediamenti soprattutto per l’ampio sviluppo del loggiato su tre lati e per l’unione stalla-soggiorno.

 

La casa alagnese si sviluppa su tre piani:  

  a) seminterrato

b) piano rialzato

c) primo piano

 

a) il piano seminterrato comprende: la sala per la tessitura (1), la stalla (2)(Godu), il soggiorno (3) (Stand), la cucina (4) (Chuchi), la cucina per la lavorazione del latte (5) (Firhus), nel sottoscala la legnaia (Holzhus) oppure la latrina se non è costruita separata dalla casa.

piantaa.jpg (30153 byte)

b) il piano rialzato comprende le camere da letto (7-10)(Bettstuba), il loggiato (11) (Schopf)

piantab.jpg (29205 byte)

c) il primo piano comprende il loggiato (11), il fienile (12) (Stodal), il magazzino per i viveri (13) (Spicher)

piantac.jpg (25826 byte)

 

MATERIALI

La casa Walser, come tutte le case che si trovano nelle regioni ricche di boschi, è costruita prevalentemente in legno, la pietra è utilizzata per il basamento e per le piode del tetto: il rapporto pietra - legno è sicuramente risolto felicemente sia sotto il profilo funzionale che estetico. Il legno impiegato è il larice soprattutto nelle travi e l’abete nei tavolati; il terriccio e il muschio sono utilizzati come tamponamento fra trave e trave laddove necessita un isolamento termico. Altri materiali, quali il vetro per le finestre, il ferro per le serrature e i cardini, il rame, dovevano essere importati perché assenti sul territorio locale.

 

TECNICHE COSTRUTTIVE

blockbau.jpg (34728 byte)

La casa Walser presenta una tecnica avanzata e molto interessante per diversi aspetti: si osservi la sua struttura, si pensi all’organizzazione del cantiere, si guardi la lavorazione del materiale. Si comprende subito, osservando una casa di Alagna, che non può trattarsi di una tecnica casuale, né primitiva, quanto piuttosto di una risposta compiuta e matura dell’uomo alle esigenze che impongono la natura, il lavoro quotidiano, il clima e il territorio circostante.

La tecnica prevalentemente utilizzata per la costruzione del piano delle camere è quella a Blockbau, vale a dire un modulo cubico ottenuto attraverso l’incastro delle travi; questa struttura poggia sul basamento in muratura e sempre a questa si connette la struttura del loggiato pure basato sull’incastro a Blockbau. Il basamento è realizzato con pietre locali di varie dimensioni; la muratura in pietra, il cui spessore varia da 48 a 60 cm, può essere a secco oppure con interposta, tra una parete e l’altra, malta di calce e sabbia di cave locali.

tettofr.jpg (16243 byte)

Il loggiato è formato da piedritti verticali di legno, le cui parti superiori si restringono a tronco di piramide per incastrarsi nelle travi del tetto. La copertura è di solito a capanna con due falde e presenta una sporgenza molto ampia che serve a proteggere la casa ed il suo intorno. Tale caratteristica aumenta l’effetto monumentale del gran frontone.

Le travi principali del tetto sono: la trave di colmo, le due travi costane, le due travi sabiere posate sul muro di tronchi ed infine le due travi estreme sul loggiato. La struttura portante dei solai è costituita da travi orizzontali a forma di T rovesciate, sulle quali sono appoggiate le tavole del pavimento.

Le pareti delle camere da letto sono realizzate con mezzi tronchi di larice sovrapposti e bloccati con spinotti (chiodi) di legno; il legno è piallato solo verso l’interno per ottenere una parete liscia e le fessure sono chiuse con muschio per avere isolamento termico. Le pareti del fienile sono invece costruite con tronchi interi di larice o abete e, poiché questo ambiente necessita di aereazione, le fessure tra un tronco e l’altro sono lasciate aperte.

 

 

ARREDAMENTO

L’arredamento di una casa walser è molto semplificato e soprattutto funzionale, come del resto l’intera abitazione. La peculiarità di tale arredamento è di nascere con la casa, di essere "incorporato", di far parte della stessa struttura; pochi sono i mobili che possono essere spostati o traslocati. Nelle camere da letto il letto è in alcova ed ha le misure di un modulo, quindi è fisso, come pure l’armadio. Vi sono poi il cassone per gli indumenti e la biancheria della dote, la culla, i piuoli per appendere. Nel soggiorno le panche sono incorporate alle pareti, il tavolo è ribaltabile, asticelle di legno sopra il fornetto servono per asciugare gli indumenti.

 

 

VALENZA ESTETICA

scarpia.jpg (32337 byte)

Tutto nella casa walser è soprattutto funzionale, nasce da un’esigenza e risponde ad una necessità di sopravvivenza, ma non per questo l’abitazione è priva di una valenza estetica. Il risultato estetico è ottenuto dalla concezione strutturale e non da sovrapposizioni decorative; la facciata, rigorosamente geometrica, esprime ordine e armonia analogamente alla struttura a Blockbau basata su un principio modulare che fissa precisi rapporti proporzionali tra le varie parti della casa. Questi caratteri possono essere individuati non solo nel singolo edificio, ma nell’intera frazione. Ordine, misura, armonia, elementi che hanno spesso indotto alcuni studiosi a pensare , di fronte all’architettura walser al tempio e all’architettura greca.

fondarch.jpg (52969 byte)

archest.jpg (32616 byte)

 

Bibliografia

PAG-INI.jpg (21966 byte)